L'Emilia-Romagna di fronte alla violenza politica e al terrorismo:
storia, didattica, memoria

SILVER SIROTTI

SILVER SIROTTI                                 

(4 agosto 1974, strage del treno Italicus)

 

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Nato a Forlì il 2 settembre. 1949 Nel 1968 conseguì il diploma all’ITIS di Forlì. Impiegatosi presso le Ferrovie dello Stato come addetto al personale viaggiante, la notte del 4 agosto 1974, si trovava in servizio sul treno “Italicus”, sulla linea ferroviaria Firenze – Bologna quando all’1,25 scoppiò un potente ordigno collocato nel secondo scompartimento della quinta carrozza affollata di persone che stavano raggiungendo i luoghi delle vacanze. Il treno si fermò nei pressi della piccola stazione di San Benedetto Val di Sambro.

Silver Sirotti non era nella carrozza dell’attentato ma non esitò a portare soccorso fino all’estremo sacrificio della vita e per questo, il Presidente della Repubblica, nel 1975 gli conferì la medaglio d’oro alla memoria con la seguente motivazione. “Controllore in servizio, in occasione del criminale attentato al treno Italicus non esitava a lanciarsi, munito di estintore, nel vagone dov’era avvenuta l’esplosione per soccorrere i passeggeri della vettura in fiamme. Nel nobile tentativo, immolava la giovane vita ai più alti ideali di umana solidarietà. Esempio fulgido di eccezionale sprezzo del pericolo e incondizionato attaccamento al dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”.

Della strage furono incriminati tre neofascisti che condannati nel secondo grado di giudizio, furono poi assolti in Cassazione e la strage è rimasta senza colpevoli.