L'Emilia-Romagna di fronte alla violenza politica e al terrorismo:
storia, didattica, memoria

1984

 

08.03.1984

Bologna. Gilberto Cavallini e "Giusva" Fioravanti confessano in aula l'omicidio del giudice Amato.

 

05.04.1984

Bologna. Il Tribunale di Bologna emette la sentenza di primo grado per l'uccisione del giudice Mario Amato avvenuta a Roma il 23 giugno '80. Vengono condannati all'ergastolo Valeria "Giusva" Fioravanti, Gilberto Cavallini, Francesca Mambro e Paolo Signorelli. Assolto per insufficienza di prove Stefano Soderini. Cavallini ha confessato di aver sparato lui, al magistrato, Fioravanti di averlo pedinato per conoscerne abitudini e itinerari, la Mambro di aver stilato con “Giusva" il volantino di rivendicazione. E' condannato all'ergastolo anche il Prof. Signorelli, ritenuto dall'accusa l'ideologo e il vero mandante dell'assassinio. In Appello, però, egli verrà assolto.

 

14.12.1984

Bologna. Tentata rapina brigatista anche nel capoluogo emiliano, con l'assalto a una gioielleria. Ma il proprietario del negozio si ribella e spara con la sua pistola: colpita a morte Laura Bartolini (sorella di Claudio, il Br condannato a 14 anni per la rapina ad Argelato e l'assassinio del brigadiere dei carabinieri Andrea Lombardini) e ferita la complice Lucia Francullacci.