L'Emilia-Romagna di fronte alla violenza politica e al terrorismo:
storia, didattica, memoria

1981

 

08.01.1981

Modena. Ucciso in un agguato nel parcheggio del Policlinico di Modena il direttore della clinica ostetrica e ginecologica Giorgio Dino Montanari.

 

11.01.1981

Bologna. Il medico Leonardo Gentile viene denunciato dalla squadra mobile della Questura bolognese per associazione a delinquere, fabbricazione, detenzione e porto di materiale esplodente, danneggiamento aggravato, tentativo di estorsione ai danni di un collega. Secondo la polizia il Gentile sarebbe stato l'ideatore ed il cognato Pasquale Romano l'esecutore, in concorso con ignoti, di un attentato messo a segno nel maggio 1980 contro il centro internazionale studi nuova medicina (NUMA) di cui è titolare Antonio Monti. Un ordigno al tritolo danneggiò seriamente i locali.

 

12.01.1981

Bologna. Arrestata, nell'ambito dell'inchiesta su Prima linea l'insegnate di storia e filosofia Anna Maria Tura. La donna, amica di Torquato Bignami (padre di Maurice) è accusata di porto e detenzione di parti di arma da guerra e tentativo di fabbricazione di ordigni esplosivi. Inoltre è accusata di partecipazione a banda armata e associazione sovversiva.

Bologna. Il giudice istruttore Sergio Castaldo spicca due mandati di cattura contro gli estremisti di destra Gilberto Cavallini, 28 anni e Francesca Mambro, 21 anni, con l'accusa di concorso nell'omicidio del giudice Mario Amato. Entrambi sono latitanti. La ragazza era già colpita da ordine di cattura della Procura di Bologna per partecipazione a banda armata e associazione sovversiva. Gilberto Cavallini è sospettato di essere uno degli esecutori dell'omicidio del neofascista Francesco Mangiameli (vedi 11.09.1980). E' già condannato a ventidue anni e sei mesi di reclusione per l'assassinio dello studente Gaetano Amoroso. E' inoltre accusato, con Stefano Soderini, di aver ucciso, il 26 novembre 1980, il vicebrigadiere dei carabinieri Ezio Lucarelli. Infine è accusato di aver partecipato, il 19 dicembre 1980, ad una rapina a una oreficeria di Treviso che fruttò un bottino di circa un miliardo.

Bologna. A seguito di una segnalazione del SISMI, la polizia scopre sul treno Taranto-Milano una valigia contenente esplosivo dello stesso tipo di quello usato per la strage alla stazione (vedi 02.08.1980), insieme a biglietti aerei, giornali e altri documenti; il tutto - si scoprirà poi - era stato predisposto dal SISMI per indirizzare le indagini su una falsa pista estera. Nel depistaggio sono individuati consistenti interventi del SISMI.

 

05.02.1981

Bologna. Giovani di estrema sinistra contestano la raccolta delle finne per la pena di morte lanciando frutta marcia, barattoli di vernice e scagliando sassi e cubetti di perfido contro le forze dell' ordine.

 

16.02.1981

Parma. Evade dal carcere Cesare Maino, componente della banda "22 Ottobre", una delle prime formazioni clandestine delle Br. Maino è fuggito calandosi dalla finestra del bagno dove precedentemente aveva segato le sbarre.

 

09.04.1981

Bologna. La sezione istruttoria della Corte d'Appello, ordina la scarcerazione, "per sopravvenuta insufficienza di indizi", del Prof. Aldo Semerari, 57 anni, criminologo presso l 'Università di Roma. Semerari era stato arrestato il 28 agosto 1980 su ordine di cattura della Procura di Bologna che indaga sulla strage del 2 agosto 1980 (vedi).

 

16.04.1981

Bologna. E' di nuovo arrestato Mario Guido Naldi, 23 anni, l'estremista di destra già al centro di una vivace polemica nel corso delle indagini sulla strage alla stazione di Bologna. L'accusa, questa volta, è di associazione sovversiva e istigazione a delinquere.

 

27.04.1981

Bologna. Dopo Semerari e Fabio De Felice, anche Claudio Mutri, arrestato per associazione sovversiva costituita in banda armata nel corso dell'inchiesta per la strage del 2 agosto 1980, viene scarcerato per insufficienza di indizi. Fabio De Felice, invece, al quale era già stata concessa nel dicembre 1980 la libertà provvisoria per motivi di salute, è prosciolto. Escono cosi dall'inchiesta gli ideologi. Con la stessa ordinanza, i magistrati respingono invece le richieste di scarcerazione presentate da figure minori come Zappa vigna, Macrina, Scarano, Pizzonia, Pedretti, Napoli, Melioli e Bianco.

 

18.06.1981

Bologna. Attilio Dardani, 27 anni, vice direttore responsabile del settimanale Candido nuovo è arrestato al termine dell'interrogatorio cui l'ha sottoposto il giudice istruttore Gentile, che indaga sulla strage del 2 agosto. L'accusa è di falsa testimonianza. Contemporaneamente il magistrato fa arrestare anche Camille Tavil, 28 anni, rappresentante in Italia e presso il Parlamento europeo dei “cristiani maroniti" libanesi. Il sen. missino Giorgio Pisanò, direttore politico del settimanale, invia ai magistrati una lettera in cui afferma di aver ricevuto tramite una lettera anonima, documenti utilizzati negli articoli di Candido nuovo.

 

06.09.1981

Bologna. Sconosciuti lanciano una bottiglia incendiaria contro l'abitazione dell'ing. Vittorio Chiarella. direttore dell'azienda elettronica Sasib. L'attentato è rivendicato da “Prima posizione", una sigla ignota.

 

03.11.1981

Bologna. Dopo sette anni e tre mesi dai fatti si apre il processo per la strage dell'ltalicus (04.08.1974). Sono imputati Mario Turi, Luciano Franci, Pietro Malentacchi e Margherita Luddi, tutti detenuti. l testimoni sono più di seicento; tra essi Giulio Andreotti, Vito Miceli, Eugenio Henke, Giorgio Almirante, Gian Adelio Maletti. Il processo si concluderà nel luglio 1983 con l'assoluzione di tutti gli imputati.

 

10.12.1981

Bologna. Arrestati sette militanti di Prima linea: Dante Fornì, Massimo Turicchia, Paolo Brunetti, Francesco Spisso, Maurizio Sicuro, Patrizia Gubellini, Anna Orsini.