L'Emilia-Romagna di fronte alla violenza politica e al terrorismo:
storia, didattica, memoria

1978

 

08.01.1978

Bologna. Attentati incendiari vengono compiuti ai danni della sezione anarchica di via Falcone, di una sezione di Democrazia Proletaria in via San Carlo e della sezione "Pasquali” del PCI.

 

09.01.1978

Bologna. Attentati incendiari contro l'istituto tecnico "Pacinotti", la Federazione Anarchica ''Cafiero" e la sezione "Lenin” del PCI.

 

20.01.1978

Bologna. Gravi incidenti si verificano nelle vie del centro tra militanti dell’estrema sinistra e polizia durante un corteo di protesta contro il processo per i fatti del marzo '77. Il giornalista dell'Unità Romano Zanarini viene ferito alla testa con una sprangata. Gravi i danni ai negozi.

 

23.01.1978

Bologna. Occupata da gruppi di studenti la sede della Rai di Bologna. Gli studenti vogliono far leggere un comunicato sulla richiesta di soluzione del procedimento giudiziario relativo ai fatti di Inarzo sul TG1 ed il TG2. Dopo una lunga contrattazione è raggiunto un accordo: si farà leggere un comunicato a un annunciatore nel corso della seconda edizione del "Gazzettino della Emilia-Romagna".

 

30.01.1978

Bologna. Incidenti tra forze dell'ordine e militanti della sinistra extraparlamentare che avevano promosso una manifestazione. Incendiate alcune auto.

 

01.02.1978

Bologna. Si apre in Corte d'Assise il processo contro Ordine Nero. Gli imputati sono diciotto, tra i quali Augusto Cauchi, braccio destro di Tuti, Cesare Ferri, Alessandro D'Intino, Alessandro Danieletti, Bruno Luciano Benardelli, Massimo Batani, tutti già imputati in altri procedimenti connessi con la strategia della tensione. Sono accusati di una serie di attentati commessi nell'Italia settentrionale nella primavera del 1974. Appaiono legami con i servizi segreti, ammessi dallo stesso SID, e con imputati della Rosa dei Venti.

 

02.02.1978

Bologna. Incidenti tra forze de !l'ordine e sinistra extraparlamentare nel corso di una manifestazione.

 

09.02.1978

Bologna. Una bottiglia incendiaria viene lanciata in via Modena, contro la potta dell'abitazione del professar Carlo Sacchi, preside dell'istituto professionale femminile "Elisabetta Sirani". L'attentato è rivendicato con una telefonata dai "Proletari organizzati per il contropotere territoriale".

 

12.02.1978

Bologna. Un attentato dinamitardo, rivendicato da Azione rivoluzionaria, danneggia la sede delle Edizioni Paoline.

 

16.02.1978

Bologna. Libertà provvisoria per due giovani detenuti per gli incidenti del marzo '77, Alberto Armaroli, vigile urbano accusato di essere stato sulle barricate e Carlo Degli Esposti. E' invece negata la libertà provvisoria ad altri imputati accusati di porto di bottiglie molotov. Il provvedimento di rigetto dell'istanza di libertà provvisoria cita la legge Reale, secondo la quale gli accusati non potrebbero in ogni caso essere scarcerati prima del processo.

 

20.02.1978

Bologna. Un gruppo di militanti dei "Nuclei combattenti comunisti" fa irruzione nella sede dell'Associazione degli artigiani devastandola.

 

28.02.1978

Bologna. Cinque sezione della DC ed una libreria di Comunione e Liberazione subiscono attentati durante la notte.

 

05.03.1978

Modena. L'agenzia pubblicitaria del Resto del Carlino rimane danneggiata in seguito ad un attentato dinamitardo.

 

20.03.1978

Rimini (Forlì). Alcuni incidenti si verificano tra forze dell'ordine e militanti dell'estrema sinistra che portano in corteo il fantoccio di Aldo Moro.

 

07.04.1978

Bologna. Un commando dei "Nuclei comunisti armati" assalta la sede dei Vigili urbani nel quartiere San Donato e si impossessa di armi e di uniformi.

 

14.04.1978

Bologna. Alcuni incidenti si verificano al termine di un processo contro dieci militanti dell'estrema sinistra.

 

15.04.1978

Bologna. Una frana causa una sciagura ferroviaria che costa la vita a quarantasette persone. Centoventi sono i feriti, dei quali alcuni gravissimi. La sciagura ferroviaria richiama alla attenzione della stampa le disastrose condizioni idro-geografiche della nostra penisola.

 

03.05.1978

Bologna. Dopo trentadue ore di Camera di Consiglio la Corte d'Assise di Bologna emette il giudizio contro gli aderenti ad Ordine Nero; vengono comminate solo cinque condanne per complessivi tredici anni e mezzo di reclusione, contro i duecentosettanta anni di carcere che erano stati chiesti dal Pubblico Ministero. La Corte ordina la scarcerazione di tutti gli imputati, tranne due che devono restare in carcere perché condannati per altra causa.

 

11.05.1978

Bologna. Un ordigno esplosivo danneggia la concessionaria dell'Alfa Romeo.

 

15.05.1978

Bologna. Un commando delle Br ferisce a colpi di pistola l'avvocato Antonio Mazzotti, 48enne, capo del personale della Menarini carrozzerie SpA.

 

05.06.1978

Bologna. Incidenti si verificano in piazza Maggiore tra militanti dell'estrema sinistra decisi ad impedire un comizio neofascista e forze dell'ordine. Numerose auto vengono danneggiate. Decine di arresti e di feriti.

 

16.06.1978

Bologna. Incendiate le auto di due esponenti democristiani, il consigliere provinciale Colombarbi, e un membro dei Consiglio regionale Nascetti. Gli attentati sono stati rivendicati con una telefonata dalle "cellule comuniste combattenti".

 

04.07.1978

Bologna. Nel corso di alcuni incidenti tra militanti del PCI e militanti di Autonomia un giovane comunista viene accoltellato alla schiena.

 

05.07.1978

Bologna. Un ordigno esplosivo danneggia la sede della Opera Universitaria. Poco dopo un analogo attentato si verifica contro la sede dei Vigili urbani in via di Pietralata. Gli attentati rivendicati dalle "Squadre armate proletarie".

 

01.08.1978

Bologna. Un gruppo di militanti dell'Autonomia fa irruzione nella sede del comando dei Vigili urbani in piazza Imerio e si impossessa di anni e munizioni.

 

16.08.1978

Bologna. Attentato incendiario contro un condominio in via Bergamo. Rinvenuto un volantino con lo slogan "a morte i fascisti”.

 

03.09.1978

Cantagallo (Bologna). Un gravissimo attentato dinamitardo viene compiuto ai danni di un affollato convoglio passeggeri che transita sulla linea Bologna-Firenze. Una carica di cinque chilogrammi di esplosivo esplode su un viadotto nel momento in cui transita il locomotore. Una strage sicura viene casualmente evitata perché il convoglio era stato deviato su binari adiacenti per consentire alcuni lavori di manutenzione.

 

04.10.1978

Bologna. Ignoti esplodono numerosi colpi di pistola e lanciano alcune bottiglie molotov contro il commissariato Pontevecchio.

 

11.10.1978

Bologna. Incidenti si verificano nelle vie del centro in seguito ad una sentenza di condanna del Tribunale di alcune violenze compiute da militanti di sinistra. Due autobus vengono dati alle fiamme. Lanciate decine di molotov.

 

21.10.1978

Bologna. Gravi incidenti si verificano in piazza Maggiore tra militanti dell'Autonomia e forze dell'ordine. Tre commissari rimangono feriti. Rilevanti i danni materiali, ventidue tra arresti e feriti.

 

26.10.1978

Bologna. Due bottiglie molotov vengono scagliate contro l'abitazione del sindaco comunista Zangheri. L'attentato viene rivendicato dai "Nuclei sconvolti per la sovversione urbana".

 

04.12.1978

Bologna. Bomba davanti al centro elaborazioni dati della Banca del Monte di Bologna e Ravenna. L'ordigno non è esploso per un difetto tecnico. L'azione viene rivendicata dalle "Squadre armate proletarie".

 

05.12.1978

Bologna. Tre giovani armati e mascherati fanno irruzione nei locali di un'agenzia immobiliare e dopo aver immobilizzato i presenti tracciano slogan sui muri. L'azione viene rivendicata dai "Gatti selvaggi contro lo strozzinaggio".

 

16.12.1978

Bologna. Nel corso di un raid degli autonomi nelle vie del centro decine di auto vengono fracassate e numerosi studenti del PCI aggrediti. Due giovani carabinieri, Gaetano Jannice e Vincenzo Mormile, vengono feriti a colpi di pistola. Il primo è ridotto in gravi condizioni. Gli incidenti sono scoppiati dopo che una manifestazione sindacale organizzata all'Università è stata contestata da alcune centinaia di giovani dell'estrema sinistra. Ci sono stati incidenti. Tra gli altri vengono fermati anche nove militanti della FGCI (armati di coltello, chiavi inglesi, manganelli) fra i quali il segretario provinciale e sedici studenti. Il 18, i giovani della FGCI fermati dopo i disordini del l6 a Bologna vengono condannati a un mese e dicci giorni. Dopo la sentenza vengono tutti scarcerati. Il 19 dicembre anche sedici autonomi arrestati per gli stessi disordini vengono rimessi in libertà.

 

19.12.1978

Bologna. Tredici arresti a Bologna; tutti componenti di Prima linea con l'imputazione di "costituzione di banda armata". Sequestrati dai carabinieri anni e matrici di volantini usati per imprese terroristiche. Fra i tredici un pittore, una maestra, qualche operaio, un dipendente comunale, un tipografo, studenti.

 

20.12.1978

Bologna. Scoperti tre covi di Prima linea: tredici persone sono arrestate. Il giorno 23 è arrestato anche l'architetto Massimo Turicchia: coi suoi documenti Corrado Alunni aveva affittato uno dei covi scoperti a Milano l'1 ottobre.

 

22.12.1978

Bologna. Massimo Turicchia, ex militante di Potere Operaio e architetto dell'ufficio tecnico comunale viene accusato di essere un complice delle Br. Il fatto che Alumi avesse usato documenti intestati a Turicchia pare non sia casuale. Turicchia è stato trovato in possesso delle chiavi dell'appartamento in cui la polizia ha rinvenuto un arsenale di Prima linea.

 

29.12.1978

Bologna. Si apre il processo a Bologna per i fatti del 16.12.1978 (vedi). Il PM lamenta la "troppa fretta nell'inchiesta". Di certo ci sono solo il baule con le armi, parti di divise da vigile urbano, documenti. Il processo si conclude il 30, con due condanne a cinque anni a Dante Forni e Paolo Klun e due assoluzioni, Giuseppe Rossetti e Alberto Ventura. Gabriele Cazzola, Mario Malossi, Claudio Veronesi, Daniela Ubaldini e Massimo Turicchia sono rinviati a giudizio. Tutti e nove restano in carcere per associazione sovversiva e partecipazione a banda armata.