L'Emilia-Romagna di fronte alla violenza politica e al terrorismo:
storia, didattica, memoria

1971

 

01.02.1971

Modena. Un commando neofascista penetra nella sede della federazione del PCI in via Ganaceto e le appicca il fuoco dopo averla irrorata di benzina. I danni sono gravissimi.

 

04.02.1971

Bologna. Gravi incidenti si verificano tra polizia e studenti di sinistra dinanzi al liceo “Pacinotti'. Vengono lanciati sassi, molotov a altri oggetti contundenti contro le forze dell'ordine che presidiano il liceo. Al termine degli scontri nove studenti vengono dichiarati in arresto. Numerosi i contusi.

 

28.02.1971

Molinella (Bologna). Un gruppo di neofascisti penetra in un edificio e devasta le sezioni del PCI, del PSIUP, del PSI e della Camera del Lavoro.

 

14.03.1971

Parma. Alcuni giovani di sinistra vengono feriti dai proiettili esplosi dal neo fascista Donatello Ballabeni all'uscita da un night.

 

25.04.1971

Predappio (Forlì). Incidenti si verificano al cimitero di Predappio, dinanzi al cui ingresso si sono riuniti alcune centinaia di militanti della sinistra extraparlamentare che intendono impedire ai neofascisti di recarsi in visita alla tomba di Mussolini.

 

28.04.1971

Forlì. Gravi incidenti in occasione dell'anniversario della morte di Mussolini. Alcune decine di neofascisti aggrediscono e picchiano tre noti militanti di sinistra. Gravi incidenti si verificano tra simpatizzanti di sinistra e neofascisti, che nella chiesa di San Francesco, hanno partecipato ad un rito funebre in memoria del duce. A Predappio operai e studenti di sinistra organizzano un blocco stradale per impedire ai neo fascisti di recarsi in visita alla tomba di Mussolini.

 

02.05.1971

Forlì. Un ordigno esplode dinanzi alla sede di Lotta Continua in via Sant'Anna. Gravi i danni.

 

12.05.1971

Bologna. Gravi incidenti si verificano tra militanti della sinistra extraparlamentare e forze di polizia. I primi protestavano per una grave aggressione compiuta da neofascisti ai danni di un militante di sinistra in un bar del centro.

 

23.05.1971

Parma. Un gruppo di neofascisti aggredisce tre comunisti all'uscita di un bar del centro picchiandoli selvaggiamente. Poco dopo la reazione comunista: decine di giovani si radunano minacciosamente dinanzi alla sezione missina dalla quale parte un nutrito lancio di sassi ed oggetti contundenti. Interviene la polizia che carica duramente i militanti della sinistra.

 

26.05.1971

Parma. In seguito ai recenti atti di violenza, tutti i partiti di sinistra partecipano a un corteo di protesta contro lo squadrismo neofascista. La polizia carica duramente il corteo dinanzi alla sede del MSI, davanti alla quale i manifestanti si erano recati per protestare. Le forze dell'ordine effettuano otto arresti e undici fermi.

 

08.06.1971

Ferrara. Secondo alcune affermazioni informati della polizia apparterrebbero a gruppi neofascisti i fucili e le mitragliatrici abbandonate recentemente a Mizzara.

 

28.06.1971

Ferrara. lncidenti si verificano tra missini e polizia in seguito al divieto imposto ad un comizio del missino Romualdi.

 

03.08.1971

Rimini (Forlì). Un grave attentato viene compiuto ai danni del posto estivo di polizia di Bellavista. Un ordigno confezionato con tre chili di tritolo viene notato casualmente da un agente mentre la miccia brucia e viene trascinato sulla vicina spiaggia, dove esplode.

 

01.09.1971

Parma. Due bottiglie incendiarie vengono lanciate contro la chiesa Ognissanti nel quartiere Volturno.

 

11.09.1971

Imola. Un attentato dinamitardo viene compiuto ai danni del padiglione che ospita il festival dell'Avanti.

 

14.09.1971

Reggio Emilia. Il neo fascista Roberto Leoni viene sorpreso dalla polizia mentre sta per innescare un ordigno esplosivo ai danni della sezione missina. Alcuni giorni prima il Leoni era stato allontanato dal partito neofascista perché aveva manifestato idee estremiste, incompatibili con la sua carica di segretario provinciale.

 

05.12.1971

Bologna. Un ordigno esplosivo viene rinvenuto in uno stabilimento tipografico che stampa Il Resto del Carlino. L'attentato viene telefonicamente rivendicato da un fantomatico "Comitato clandestino".